L’incapacità di intendere e di volere rappresenta una condizione in cui la persona non è in grado di comprendere il significato delle proprie azioni o di determinarsi in modo autonomo.
Questa condizione può derivare da:
L’amministrazione di sostegno è un istituto giuridico fondamentale introdotto dalla Legge n. 6/2004 per tutelare le persone che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. A differenza dell’interdizione, questo strumento giuridico è pensato per limitare il meno possibile la capacità d’agire del beneficiario.
La procedura di AdS è complessa e articolata, con numerosi adempimenti che richiedono competenze specifiche. La nomina di un amministratore di sostegno avviene tramite decreto del Giudice Tutelare, ma la corretta predisposizione della documentazione iniziale è determinante per l’esito della procedura e per la tutela effettiva della persona fragile.
Lo Studio offre assistenza in tutte le fasi del procedimento:
I professionisti dello Studio possono assumere personalmente l’incarico di AdS in situazioni di particolare complessità o in assenza di familiari disponibili, garantendo una gestione professionale e attenta alle esigenze specifiche del beneficiario.
La consulenza di un avvocato specializzato in Amministrazione di Sostegno risulta determinante per diversi aspetti fondamentali:
Valutazione preliminare accurata: Analisi approfondita della situazione per identificare lo strumento di protezione più adeguato
Correttezza formale della procedura: Predisposizione di ricorsi completi e tecnicamente ineccepibili, evitando richieste di integrazione o rigetti che allungherebbero i tempi
Definizione precisa dei poteri dell’AdS: Individuazione puntuale delle aree in cui il beneficiario necessita supporto, evitando limitazioni eccessive della sua capacità d’agire
Gestione delle criticità patrimoniali: Analisi preventiva delle questioni complesse relative al patrimonio del beneficiario (immobili, investimenti, crediti, debiti)
Interlocuzione efficace con il Giudice Tutelare: Capacità di rappresentare adeguatamente le esigenze del beneficiario nelle udienze e nelle istanze
L’assenza di consulenza specialistica può determinare le seguenti criticità procedurali:
Scelta di strumenti di protezione inadeguati: Rischio di attivare procedure eccessivamente limitanti (come l’interdizione) o insufficienti a proteggere il beneficiario
Errori procedurali: Documentazione incompleta o errata che può comportare ritardi di mesi nell’attivazione della protezione
Definizione imprecisa dei poteri dell’AdS: Decreti di nomina vaghi o troppo generici che possono creare incertezze operative o conflitti interpretativi
Omissioni negli adempimenti successivi: Mancato rispetto delle scadenze per rendicontazioni e autorizzazioni, con conseguenti responsabilità per l’amministratore
Difficoltà nella gestione patrimoniale: Rischio di compiere atti privi di efficacia o non conformi all’interesse del beneficiario, con possibili ripercussioni anche sul piano della responsabilità civile
Nei casi in cui l’Amministrazione di Sostegno non sia sufficiente, la legge prevede gli istituti della tutela (per chi è completamente privo di autonomia) e della curatela (per chi necessita di assistenza in determinate attività).
L’assistenza dello Studio comprende:
Valutazione della misura di protezione più adeguata
Assistenza nel procedimento di nomina del tutore o curatore
Consulenza e supporto al tutore o curatore nell’esercizio delle funzioni
Lo Studio riceve su appuntamento per un primo colloquio conoscitivo durante il quale verrà analizzata la situazione specifica e individuato il percorso giuridico più adeguato.
Per fissare un appuntamento o ricevere maggiori informazioni sulle procedure di tutela della persona, è possibile contattare lo Studio telefonicamente al numero 0492320489